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A Gennaio scorso è stata in visita negli States la giornalista, esperta in Made in italy Antonella Gramigna, Direttore Magazine W&S Mag e Sales Director di società italiane. Esperta in Comunicazione e marketing, social media, impegnata da anni sul tema, è in contatto con il Ministero del Made in Italy e diverse aziende e organizzazioni italiane per promuovere le eccellenze nei vari settori, tra cui l’enogastronomia di cui riveste un ruolo in seno ad Aset Toscana ( associazione giornalisti enogastronomici toscana), riconosciuta dall’ordine giornalisti, ed il mondo dell’artigianato italiano, vero fiore all’occhiello.  “Diciamo che è molto importante al fine di promuovere l’export, oggi a causa di pandemie e relative conseguenze, un pò in calo. L’idea è quella di creare un matching continuo per far conoscere le varie opportunità alle imprese, anche quelle già presenti negli Stati Uniti. Calendarizzare durante l’anno almeno due settimane di fiera dedicata ai tanti settori di riferimento Made in Italy per realtà meno altisonanti, magari più piccole ma comunque di eccellenza, sarebbe fantastico e importante per le aziende. Inoltre, promuovere la possibilità di un marketing puntuale grazie ai media americani ( stampa e tv) che è la pubblicità più importante e diffusa. Il Ministero Made in Italy ha già avviato accordi e supporti per chi vuole esternalizzare, pur restando azienda italiana. Così come intende dare agevolazioni a chi rientra nel nostro paese. Si chiamano opportunità, ognuno deve sentirsi libero, in un paese davvero liberale, di decidere dove investire e per cosa. Le iniziative potrebbero essere utili per porre sotto i riflettori queste eccellenze, sia in Italia che all’estero:  week end all’insegna delle eccellenze, work shop, fiere del Made in Italy, tutte  occasioni per far conoscere ed apprezzare le nostre qualità. In Italia questo già avviene, specie in Toscana, fior fiore della enogastronomia, bisogna esportare questo modello ovunque.”

“Parto da qui, da New York, perché ho già dei contatti importanti, come il dott. Alberto Milani Presidente Camera di Commercio italiano,  che ha di recente creato un bellissimo progetto: “Piazza Italia”, presentato anche al vice ministro Valentini, che riguarda un progetto di export e vetrina italiana, in uno spazio in piena Manhattan. Un Building che offre la concreta possibilità di poter esporre per le aziende, anche temporaneamente, o permanentemente, ed è utilissimo come vetrina. Inoltre, a breve verrà annunciata a Roma, una importante partnership che darà alle imprese che vorranno avvicinarsi agli States, notevoli supporti e accompagnamento ai servizi necessari a tal scopo. New York resta ancora e sempre l’ombelico del mondo. Quel luogo dove l’ Italia ha trovato spesso “casa”, e dove molti di noi si sono realizzati. Il sogno americano è un concetto che riflette l’idea che negli Stati Uniti ogni individuo, indipendentemente dalla sua origine, abbia l’opportunità di raggiungere il successo attraverso il lavoro duro e la determinazione. Io vorrei si tramutasse in “sogno italiano”, e credo che l’America ben rappresenti, come sistema, una perfetta linea da seguire.  A partire dalla tassazione, per finire alle opportunità, ed alla meritocrazia. Questo è il mio pensiero. Dare occasioni, sostegni e spazi a chi merita. Farsi conoscere e poter esportare anche con piattaforme di e-commerce, in questo caso “ Made in Italy for me” che rappresento, oppure con dei puntuali momenti di incontri informativi e di degustazioni, per quanto riguarda la enogastronomia, potrebbe aiutare molto. L’idea di aprire dei collegamenti tra Italia e America parte da lontano, mi occupo di Made in Italy a vari livelli, e ormai ne conosco ogni bellissima sfaccettatura. I desideri, le ambizioni, ma anche le numerose difficoltà per i tanti imprenditori. E’ giusto dar loro lo spazio che cercano. Se non in Usa, dove?” Con il suo impegno e la sua passione instancabile, Antonella continua con determinazione il cammino per promuovere le eccellenze italiane nel mondo. Il suo lavoro porta una nota di orgoglio nazionale all’estero e la sua storia è un esempio vivido di come il talento e la dedizione possano trasformare un’idea in una realtà di successo.