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Nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), l’Italia si prepara ad accogliere un’innovativa proposta turistica: il “turismo delle radici”. Questa iniziativa, volta a rivitalizzare il settore turistico dopo la pandemia da Covid-19, si presenta come un grande evento di richiamo per i discendenti degli emigrati italiani sparsi nel mondo. 

 Una Strategia Integrata per la Ripresa Turistica

Il “turismo delle radici” è un’offerta strutturata che unisce strategie di comunicazione efficaci alla scoperta della storia familiare e della cultura d’origine degli italiani all’estero e degli italo-discendenti, un bacino di utenza che si stima sfiori gli 80 milioni di persone. 

Crescita e Potenziale Economico

Dal 1997 al 2018, il numero di turisti delle radici che hanno visitato l’Italia è aumentato del 72,5%, passando da 5,8 milioni a 10 milioni. Questo ha generato un flusso economico in entrata di circa 4 miliardi di euro nel 2018, segnando un aumento del 7,5% rispetto all’anno precedente.

Opportunità e Sfide

Le opportunità offerte dal turismo delle radici sono molteplici. In primo luogo, risponde alla sfida digitale, consentendo agli operatori locali di utilizzare i social network per informare e coinvolgere i turisti delle radici. Inoltre, promuove l’ecosostenibilità, valorizzando aree meno conosciute e meno sviluppate d’Italia, e incoraggiando una crescita economica rispettosa dell’ambiente.

 Ambasciatori dei Territori

Il turista delle radici diventa un vero e proprio “ambasciatore” dei territori che custodisce la sua storia familiare, promuovendo la cultura e le tradizioni locali in tutto il mondo. Inoltre la direzione generale degli italiani all’estero e delle politiche migratorie della Farnesina ha finanziato il progetto Italiani all’estero, i diari raccontano”. Correlata al Turismo delle radici e’ la valorizzazione del ruolo della memoria. Le storie di emigrazione, sacrificio e successo degli avi sono un punto fermo di riferimento per gli italo discendenti nei cinque continenti.

 Incentivo all’Occupazione Giovanile

Infine, il turismo delle radici crea nuove opportunità di lavoro per i giovani italiani. La formazione di operatori specializzati è fondamentale per garantire un’offerta turistica di qualità, e per questo è necessaria la collaborazione tra amministrazioni centrali, enti locali e associazioni attive sul territorio.

Ll’Anno delle Radici Italiane si presenta come un’opportunità unica per rilanciare il settore turistico italiano, promuovendo la conoscenza della propria storia e cultura e creando nuove prospettive di sviluppo economico e occupazionale per le comunità locali.